Albigeois, Lot, Dordogne, Guascogne

dai Pays Cathares a Toulouse.

 

  

 

23 giugno/ 2 luglio, un tour di circa 2000 km attraverso una delle zone piu' affascinanti della Francia, il

Sud-Ovest, a cavallo fra i Midi Pyrenees e il Perigord Noir, coprendo l' area di un ideale quadrato dai lati

di 250 km.

 

  

 

La prima tappa ferma a Carcassonne, città interessante, ma presa d' assalto dai turisti che tornano da

Lourdes. Basta una breve escursione fra la doppia cinta muraria della Cittadelle e poi via verso Nord fino a Castres e Albi.

 

  

 

Albi ha tutto un altro fascino; dalle notevoli architetture medievali, e' ricca di

carattere ed eleganza. Ogni angolo offre scorci mozzafiato. La cattedrale, grandiosa, domina la città.

 

  

 

Abbiamo visitato decine di Bastides, cittadine fortificate del XIV secolo dalla caratteristica

piazzetta centrale e le strade a griglia; notevoli sono gli edifici in pietra o a pan de bois che

compongono i villaggi.

 

 

  

 

Sempre salendo a Nord abbiamo incrociato la valle del fiume Lot, con i suoi gioielli: Cahors, Conques,

St. Cirq Lapopie: borghi arroccati sorti piu' di mille anni fa e testimoni di secoli di tradizioni.

Località medievali di prima importanza come Cordes-sur-ciel, Najac e Puy l’Eveque.

 

  

 

Sopra il Lot scorre parallela la Dordogna, fiume che poi si immette nella Garonna, nei pressi di Bordeaux;

alte valli boscose circondano il fiume rendendo la zona ricca di fascino. La Roque Gageac, Domme,

Sarlat-la-Caneda, Beynac i centri principali di questa regione chiamata Perigord noir.

 

  

 

Terre di Catari e Moschettieri, ma anche terre di vini e gastronomia per palati fini: la zona è rinomata

per il Foie Gras, il Confit de Canard, les Gisiers e l' ile flottante, un dolce caro a Fede. Si bevono

prevalentemente vini rossi come il Cahors, il Gaillac o il Cote de Guascogne.

 

      

  

Una Francia rurale e silenziosa, lontana anni luce dai Boulevards parigini o dal turismo sfrenato dei

paesi della Loira e della Provenza; più mediterranea nel Gersois, piu' “profonda” sul Lot, ma sempre

cuore genuino di una Europa che ha conosciuto momenti epici fra il XII e il XVI secolo.

 

 

 

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