Vecchie icone questi Genesis. . .  recitava l' intro di uno dei primi libri biografici scritti in Italia sul tema ;

adesso, dopo cinquant' anni dal loro esordio, possiamo proprio dirlo.

 

Conosciutisi nel rinomato college Charterhouse , vicino a Godalming, Surrey ,

ancora minorenni, Peter Gabriel, Anthony Banks, Michael Rutherford e Anthony

Phillips entrano in sala di incisione per i primi timidi passi con la Decca Records; dopo un

fallimentare esordio non demordono e nel nascente decennio, forti dell' appoggio della

Charisma Label scrivono alcune fra le pagine piu' interessanti del Rock inglese .

 

 

 

Al gruppo originale , dopo la defezione del talentuoso Anthony Phillips e senza un

batterista all' altezza, si aggiungono Phil Collins e Steve Hackett , rispettivamente alla

batteria e alla chitarra solista. . . . e di li a poco avviene il decollo, prima nel continente,

poi in patria e infine negli States.

 Scrupolosi perfezionisti e antidivi per natura, inizialmente seguono le tracce di King Crimson e Procol Harum,

creando in seguito uno stile personale fatto di atmosfere grandiose, di pittura musicale ben cesellata,

dove . . .” l' organo e la chitarra dipingono il paesaggio, il basso scandisce il tempo e la vivace

batteria sembra quasi disegnare la dinamica umana delle storie che raccontano” .

Storie che nascono dalla fantasia del cantante/attore Peter, animale da palcoscenico

unanimemente riconosciuto. Celebri diverranno i suoi travestimenti e le sue performance.

Non sto qui ad elencare la discografia essenziale della

band, perche' ci sono fin troppi siti o libri che si occupano della cosa, dico solo che i cinque

hanno sempre fuggito il successo di massa privilegiando lo spettatore attento e contemplativo,

amante delle lunghe suite e, ripeto del perfezionismo quasi fino alla maniacalita'.

 

 

Nel 1975, a sorpresa,  il leader lascia la band per dedicarsi alla famiglia ed a progetti personali, ma i quattro superstiti

dimostrano di brillare di luce propria, contrariamente a quanto la stampa prediceva.

Esce nel 1976 uno dei piu' bei dischi inglesi di tutti i tempi, A trick of the tail,

che ribadisce i Genesis nell' olimpo del Rock romantico.

A seguire un altro paio di album, di cui uno Live e poi se ne va anche Steve Hackett ,

in cerca della propria ombra .

 

   

 

I nostri rimangono in tre e sfornano altri bei lavori, che denotano pero' un leggero cambio di stile,

la ricerca del successo commerciale ed una platea piu' vasta. Nel 1978-80 i Genesis avevano il mondo ai piedi,

ma stavano perdendo i fans della prima ora. 

La storia del gruppo si chiuderà con il millennio ed una manciata di album dal forte sapore commerciale.

 

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