Da
Bingen a Boppard, i 50 km. piu’ romantici d’europa
Mittelrhein
di
Victor Hugo.
Sapete,
e ve l’ho detto spesso, che io amo i fiumi. I fiumi trasportano altrettanto
bene le idee quanto le merci. Tutto ha il proprio compito magnifico
nella creazione;
ed i fiumi, come immense trombe, cantano all’Oceano la bellezza della terra, la
coltivazione dei campi, lo splendore delle città e la
gloria degli uomini.
Oberwesel Rheinstein
Come quasi tutte le cttà del Reno, Oberwesel ha sopra il
suo monte il suo castello ruinato, lo Shönberg, una delle rovine più
mirabilmente crollate
che esistono in Europa. Proprio nello Shönberg, nel XII secolo,
dimoravano quelle sette ridanciane e crudeli damigelle che oggi è impossibile
scorgere, dalle brecce del loro castello,, mutate in sette
rocce, in mezzo al fiume.
Gutenfels
blick von Loreley
Il cicerone vi mostra una piccola ripiegatura nel Reno,
proprio ai vostri piedi. Quella ripiegatura è il gorgo. Non sidebbon giudicare
i gorghi dall’apparenza.
Un po’ più in là della Bank, in una svolta delle più selvatiche, si
tuffa si precipita a picco, coi suoi
mille filari di pietre granitiche, che le danno l’aspetto
d’una scalinata in rovina, la favolosa rupe di Loreley. Colà
trovasi una celebre eco che ripete, dicesi, sette volte tutto quello che le
viene detto o che le viene
cantato. Senon temessi d’aver l’aria di uno che cercasse di
nuocere alla reputazione degli echi, confesserei che per me, l’eco non s’è mai
spinta al di là
delle cinque ripetizioni.
St.
Goarshausen
Kaub
Pfalzgrafenstein
Schönburg
Liebenstein
St. Goar
A San
Goar il Reno non è più un fiume: è un lago, un
vero lago del Giura, chiuso da ogni parte, colla sua cupa incassatura di
monti, ilsuo riflesso
profondo, i suoi rumori immensi. Se si rimane incasa,
si ha per tutto il giorno lo spettacolo del Reno, colle zattere, lelunghe
barche a vela, le piccole
barche a remi e gli otto o nove omnibus a vapore che vanno
e vengono, salgono e ridiscendono, passando ogni momento, con uno sciabordare
di cagnaccio
che nuoti, fumanti e imbandierati.
Bad
Salzig
Boppard
wieder die inselburg Pfalzgrafenstein und
Bacharach
Quando
il sole scosta una nube e viene a ridere da una finestrina del cielo, non v’è
nulla di più incantevole di Bacharach.Tutte quelle facciate decrepite
e arcigne si
spianano e si allargano in un sorriso; le ombre delle torri e delle banderuole
disegnano mille angoli bizzarri; edi fiori si mettono alla finestra
insieme colle
donne…
Bacharach
è in un paesaggio selvatico. Le nubi
quasi sempre appese alle sue elevate rovine, le rocce a picco e l’acqua
impraticabile circondano
degnamente quella vecchia
città severa, che è stata romana, che è stata romanica, che è stata gotica e
che non vuole diventare moderna.